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Approfondimenti (662)

" I Ponti di Roma "

Li conoscete i ponti di Roma?
" Pontifex " dal latino " Pontem Facere ", costruttore di ponti. Il Pontefice, era il sacerdote alla guida della Religione romana. Il collegamento tra chi si trovava alla guida della Chiesa ed i ponti è sempre stato stretto. Molti furono i Papi che si occuparono del restauro di questi collegamenti cruciali tra una parte e l' altra della città. Il Collegio Pontificio, si occupava de restauro del primo ponte di Roma, il " Sublicius ", allora completamente costruito in legno, per motivi strategici, l' attuale ponte Sublicio che collega il Rione Testaccio al Rione Ripa. Nell' antica Grecia, le immagini degli Dei da venerare, venivano poste sopra il ponte che sovrastava il fiume " Peneus ", così denominato dal Dio fluviale della Mitologia Greca.
La storia di Roma, sempre affascinante ed interessante.

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" Le piene del Tevere "

Rumon. Il nome Etrusco del Tevere. Il passo da Rumon a Roma, potrebbe essere breve, non trovate? Il fiume che secondo la leggenda, trascinò con le sue acque in piena, la cesta che conteneva Romolo e Remo. Un collegamento ed un legame sempre stretto, quello tra il Tevere e la città. Fino alla costruzione dei muraglioni, tantissime furono le inondazioni e gli straripamenti. Se ne contano almeno 132. L' ultima nefasta ed importante è datata 28 Dicembre 1870. Dopo qualche anno, fu un certo Giuseppe Garibaldi a dare nuovi impulsi per la costruzione dei muraglioni, a difesa e salvaguardia dell' Urbe. Si voleva addirittura deviare il corso del fiume. Non fu più messo in atto quel progetto, per fortuna diremmo noi. Roma ed il suo fiume hanno continuato a vivere insieme, uniti, abbracciati. Prevalse il progetto di Raffaele Canevari, Ingegnere ricordato in una stradina sulla Via Salaria a lui dedicata, altezza Monterotondo. Alti muraglioni di cinta, per il fiume che avrebbe attraversato la città. Nella foto, un particolare degli argini nella zona del Ghetto Ebraico. Le case arrivavano fin sopra il fiume. Immaginate alla prima piena, le persone in fuga, per mettersi in salvo dalla forza delle acque del Tevere, che in condizioni di straripamento, poteva addirittura decuplicare la sua portata. Storie di Roma, della nostra meravigliosa città eterna...

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" Fontana dei quattro fiumi "

La fontana dei quattro fiumi. Si trova a Piazza Navona. Racconta la rivalità tra due grandi del XVII Secolo. Gian Lorenzo Bernini e Francesco Borromini. Il progetto della realizzazione di questa meraviglia era in ballo tra di loro. La spuntò il primo, grazie alla sua abilità artistica, è chiaro...ma soprattutto per i rapporti che intratteneva con la cognata del Papa committente del lavoro, Innocenzo X Pamphili. La donna in questione era Donna Olimpia Maidalchini, meglio conosciuta come la " Pimpaccia ", il quale ricevette dal maestro un modellino della fontana in argento. Cedette alle tentazioni ed il lavoro fu commissionato al Bernini. La fontana rappresenta quattro colossali statue che impersonano quattro grandi fiumi; il Nilo, con il volto coperto da un panno. In quel periodo ancora non se ne conosceva la sorgente. il Gange, con il remo tra le mani, a testimoniare la navigabilità del fiume. il Danubio, con il braccio alzato e la mano ad indicare lo Stemma Papale, a testimoniarne la forza, la potenza. Il Rio della Plata, al suo fianco tante monete in argento, come il colore delle sue acque. Una curiosità per finire...la statua del Rio della Plata, fu descritta per la sua posizione, come se volesse tenere la facciata della chiesa antistante, S. Agnese in Agone, progetto di cui si occupò il rivale Borromini, come se dovesse cadere da un momento all' altro. Nulla di più falso. La fontana è databile 1648/1651, per la chiesa fu iniziato il progetto nel 1652 e terminati i lavori nel 1672, quindi molti anni dopo. Storie di Roma.

Una città eterna. Una meraviglia da ammirare...

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" Via Margutta "

A passeggio per Roma. Naso all'insù...
Siamo a Via Margutta. Al civico 110 c' è una targa che ricorda che in quel palazzo hanno abitato due grandi della cinematografia. Giulietta Masina e Federico Fellini. E poi ci sono delle rime, a ricordare la bellezza di questo luogo.

" Quante strade rare e belle
sò l'orgojo dè sto monno
che t'incanti ner vedelle...
io però sai che risponno?

Via Margutta ormai è lampante
che le batte tutte quante
perchè è unica e speciale
e ner monno nun c' è uguale. "

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" Tessera Giovani "

Mamma, papà...ma lo sapete che alle visite guidate di conosciAmo Roma noi non paghiamo? Siamo loro ospiti fino al compimento dei 18 anni. Un piccolo incentivo allo sviluppo della cultura, ad amare e conoscere la nostra meravigliosa città. Tutto questo grazie alla Tessera Giovani. Alla prima visita a cui parteciperemo, ci verrà consegnata. A passeggio per le bellezze di Roma, con i nostri amici di conosciAmo Roma...

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" Via del Corso "

Via del Corso. Nel cuore della città. Misura circa un chilometro e seicento metri. Una via lunga, che si snoda da Piazza del Popolo a Piazza Venezia. Fa parte del " Tridente ". Tre vie che ti portano direttamente nella Cristianità...Via del Babuino, Via del Corso e Via di Ripetta. La direzione di queste vie è quella per arrivare alle Sette Basiliche di Roma. Percorse da tanti pellegrini sin dall' antichità, Via del Corso in passato, era anche scenario di gare, di corse di Ebrei, costretti a gareggiare tra mille ingiurie. Molto attese dai romani, erano le corse dei cavalli " Berberi ", così chiamati perchè provenienti dal Sud Africa, dalla Barberia appunto. La magia di Roma, della città eterna, che ci racconta storie vissute, ogni volta che percorriamo le sue magnifiche strade. Magicamente Roma...

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" Quer cipresso de via carlo randaccio "

Al Lotto 55 del Quartiere Garbatella, ancora lo portano tutti nel cuore. Ogni volta che passano per Via Carlo Randaccio, quel cipresso lo riporta alla mente ancora di più, ancora più forte. Curando i giardini del posto, il nostro Nello Garro ed il suo fidato amico Gianni, vollero piantare una rosa. Un pò stortina, un pò moscetta...non si teneva in piedi. Presero un legnetto per aiutare la rosa a stare dritta. La rosa non durò a lungo, il legnetto dopo tanti anni è diventato un cipresso alto oltre venti metri. Una poesia che leggiamo ogni volta durante la visita di Garbatella, dei suoi meravigliosi Lotti, degli angoli più belli, lo ricorda.
Grazie amico Nello, per aver lasciato una bellissima eredità di amore e passione.

" Quer cipresso de Via Carlo Randaccio "

Nello Garro

21 Novembre 2003

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" I gatti di Roma "

Amati. Coccolati. Venerati. Già dall' antica Roma. Presenti nella vita dell' uomo. Sia quella terrena che ultraterrena. Anche per il culto della Dea Iside, protettrice degli animali ed in particolare dei felini. A Roma anche una via dedicata ai nostri amici..." Via della gatta " in pieno centro storico. Moltissime le colonie feline dove vengono accuditi, ne sono state stimate circa 400 nella città eterna. Circa 120.000 le unità contate in totale, compresi quelli randagi ed i privilegiati che vengono curati nelle case. Dicevamo venerati già nell'antica Roma; già, perchè andando alla ricerca dei topi, combattevano la peste, la malaria, tutte le malattie che si moltiplicavano grazie ai roditori. Insomma...tanti amici pelosi a difesa della loro città, la nostra meravigliosa e magica Roma.

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www.conosciamoroma.it

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" Da Circo Massimo a Campidoglio "

A Settembre riprenderemo con le visite in notturna. Una passeggiata tutta nuova!!! Da Circo Massimo al Campidoglio. Immersi nella storia della città eterna. Nel 753 a. C. Romolo e Remo si giocavano la fondazione di Roma. 2771 anni di bellezza, magia...meraviglia. Farà da cornice alla nostra visita il Colle Palatino, con le sue luci ambrate. In questo luogo i primi insediamenti Imperiali, partendo da Augusto. I primi maestosi palazzi dell' antica Roma. Una curiosità...lo sapete che il termine palazzo nasce qui, da " Pales ", divinità festeggiata il 21 Aprile, su uno dei Sette Colli della Capitale. Pales-Palatino-Palatium-Palazzo...il passo è breve...

Buona estate romana a tutti.

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