" S. Maria della Vittoria "

Pubblicato in Approfondimenti
21 Gen 2019

La Chiesa Barocca di S. Maria della Vittoria, in Via XX Settembre. Costruzione iniziata nel 1608 e terminata il 1620. Oltre a tre pale d' altare di un certo rilievo, firmate dal Domenichino, dal Guercino e Guido Reni, attira molte attenzioni da parte di romani e turisti, la " Transverberazione di Santa Teresa d' Avila " del maestro Gian Lorenzo Bernini 1644/1652.
Opera commissionata dal Cardinale Veneziano Federico Corner. La luce che entra per uno stratagemma architettonico. Una finestra studiata ad arte, illumina l' opera e la rende unica ed emozionante. A Roma...la città più bella del mondo.

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" Il Genio di Gian Lorenzo Bernini "

Pubblicato in Approfondimenti
30 Dic 2018

Il genio di Gian Lorenzo Bernini.
Napoli 7 Dicembre 1598
Roma 28 Novembre 1680
Ha lasciato il suo segno indelebile in ogni luogo della nostra meravigliosa città. Nella facciata di Palazzo Barberini, in Piazza San Pietro con il magnifico colonnato, dentro la Basilica di San Pietro in Vaticano con il gigantesco Baldacchino, con la stupenda Estasi di Santa Teresa nella Chiesa di S. Maria della Vittoria, la Beata Ludovica Albertoni. E ancora gli Angeli della Passione di Cristo su Ponte Sant' Angelo, il Ratto di Proserpina, Apollo e Dafne, il David, la Fontana dei Quattro fiumi a Piazza Navona, quella del Moro, delle Api, del Tritone. Potremmo rimanere tutto il giorno ad elencare le sue opere grandiose. Soltanto una cosa rimane da fare. Ringraziare un grande genio per aver arricchito la nostra città, la nostra vita.
Al maestro Gian Lorenzo Bernini

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" Papa Innocenzo X "

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15 Nov 2018

Io, Giovanni Battista Pamphilj, eletto Pontefice il 15 Settembre del 1644 come Papa Innocenzo X. Proprio io, commissionai questa meraviglia a colui che in quell' epoca era ritenuto il migliore tra gli artisti in circolazione. Gian Lorenzo Bernini. Fu scaltro ed intraprendente il ragazzo. Con fare convincente, donò un modello della fontana a mia cognata, Olimpia Maidalchini, la " Pimpaccia " veniva chiamata. Era noto a tutti che avesse un grosso ascendente su di me. Non un semplice calco, ma un vero e proprio modello in argento dell' opera, alto un metro e mezzo. I giochi erano fatti ed il suo antagonista dovette rassegnarsi. Si trattava di Francesco Borromini. La fantastica opera di cui vi parlo, la potete ammirare ancora oggi nella sontuosa Piazza Navona. La Fontana dei quattro fiumi. Il Nilo, il Gange, il Rio de la Plata ed il Danubio. In cima, svetta alta la Colomba dello Spirito Santo. La fontana, faceva arrivare un messaggio chiaro ed esplicito al mondo intero. Il trionfo della Chiesa Cattolica su questi quattro Continenti. Fu un mio desiderio. Quello del 236° Pontefice alla guida della Chiesa Cattolica. Ora riposo nella Chiesa di S. Agnese in Agone. A pochi passi da qui...

Papa Innocenzo X

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" Fontana dei quattro fiumi "

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24 Ago 2018

La fontana dei quattro fiumi. Si trova a Piazza Navona. Racconta la rivalità tra due grandi del XVII Secolo. Gian Lorenzo Bernini e Francesco Borromini. Il progetto della realizzazione di questa meraviglia era in ballo tra di loro. La spuntò il primo, grazie alla sua abilità artistica, è chiaro...ma soprattutto per i rapporti che intratteneva con la cognata del Papa committente del lavoro, Innocenzo X Pamphili. La donna in questione era Donna Olimpia Maidalchini, meglio conosciuta come la " Pimpaccia ", il quale ricevette dal maestro un modellino della fontana in argento. Cedette alle tentazioni ed il lavoro fu commissionato al Bernini. La fontana rappresenta quattro colossali statue che impersonano quattro grandi fiumi; il Nilo, con il volto coperto da un panno. In quel periodo ancora non se ne conosceva la sorgente. il Gange, con il remo tra le mani, a testimoniare la navigabilità del fiume. il Danubio, con il braccio alzato e la mano ad indicare lo Stemma Papale, a testimoniarne la forza, la potenza. Il Rio della Plata, al suo fianco tante monete in argento, come il colore delle sue acque. Una curiosità per finire...la statua del Rio della Plata, fu descritta per la sua posizione, come se volesse tenere la facciata della chiesa antistante, S. Agnese in Agone, progetto di cui si occupò il rivale Borromini, come se dovesse cadere da un momento all' altro. Nulla di più falso. La fontana è databile 1648/1651, per la chiesa fu iniziato il progetto nel 1652 e terminati i lavori nel 1672, quindi molti anni dopo. Storie di Roma.

Una città eterna. Una meraviglia da ammirare...

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