Menu

diario di bordo #5

Continua il diario di bordo. Riccardo questa volta ci racconta qualche curiosità sulla prima colonna coclide di Roma. Ad Maiora...

"In cima alla Colonna Traianea "

Preso dalla lettura, la noto in un secondo momento. Qui la vediamo raffigurata da Giovanni Battista Piranesi. E’ alta cento piedi, che vuol dire circa trenta metri, 29,78 per la precisione. Se poi ci aggiungiamo anche il basamento, arriviamo a circa quaranta metri; se non siamo ancora soddisfatti, possiamo arrivare ancora più in alto, perché sulla cima della Colonna Traianea, svetta alta la statua di San Pietro, un tempo al posto del primo Apostolo avremmo trovato Traiano, come dimostrano le monete dell’ epoca. Pensate che i blocchi che compongono questa meraviglia sono diciassette, l’ Imperatore è raffigurato ben cinquantanove volte. Grazie alle oltre duemilacinquecento figure che compongono il lungo fregio, vengono raccontate le imprese belliche dell’ Imperatore in Dacia, l’ attuale Romania. I diciassette blocchi, man mano che si sale verso la cima, diventano più alti, questo per dare l’ impressione a chi la osserva, che siano tutti uguali, proporzionati. Al suo interno ha una scala. Dovremmo salire 185 gradini per arrivare fin lassù. Pensate che panorama avremmo, se ci potessimo sostituire al primo Apostolo alla guida della Chiesa Cattolica; Pietro, dai, fatti più in la…Una cosa è certa! Questa colonna è alta quanto la collina che si trovava in quell’ area, collegando due dei sette Colli di Roma, il Quirinale, residenza ufficiale del Presidente della Repubblica, ed il Campidoglio, sede amministrativa del primo cittadino della Capitale d’ Italia, il Sindaco di Roma. La bellezza della città eterna è unica, ti avvolge e si fa magica, per accompagnarci nelle nostre passeggiate.

R.L.

Leggi tutto...

diario di bordo #4

In questi giorni di "clausura" forzata, Maurizio e Riccardo stanno più che mai mettendo nero su bianco le loro emozioni; lo fanno principalmente per dimostrare la loro vicinanza ad ognuno di voi. Questa volta è il turno di Riccardo che vi regala " Tra i vicoli di Borgo ". Buona lettura. Ad Maiora...

E’ una bella giornata. Passeggio tranquillo con il sole che mi accompagna. Non è troppo caldo. Non fa nemmeno freddo. Clima ideale. Mi lascio Castel Sant’ Angelo alle spalle. Un po come facevano i pellegrini in arrivo nella “ Città Santa “…direzione Basilica di San Pietro in Vaticano. Doveva essere una bellissima emozione per loro. Anche per me lo è. L’ andatura è lenta, perché correre, mi voglio proprio godere ogni minimo angolo, scorcio e lavorazione di questi palazzi, prima di arrivare in Piazza San Pietro. Tante le finestre da cui intravedo piccoli ambienti interni. Non sono ammobiliati con arredi lussuosi, anzi; d’ altra parte qui l’ età media è abbastanza alta, quindi basta il necessario, si bada al pratico. Una costante è la cristalliera. Esposti i “gioielli” di famiglia, che nella maggior parte dei casi è un servizio in porcellana completo, dalle tazzine da caffè, fino ad arrivare ai piatti smaltati con decorazioni floreali. Devo spostarmi, preso dalla curiosità stavo ormai camminando in mezzo alla strada, tra i binari…sta per sopraggiungere il tram, fa una sorta di circonvallazione, arriva fino antistante la Basilica e torna indietro. Mi perdo tra i vicoli, arrivo in una piazza, la fontana Scossacavalli campeggia al centro, diventa quasi un luogo d’ aggregazione. Anche se non fa caldissimo mi rinfresco il viso; continuo il mio percorso. Raggi di sole a sprazzi si intravedono, la temperatura è calata di qualche grado. Sono quasi arrivato, mi gusto il sapore della sorpresa, costeggio il palazzo, giro l’ angolo…imponente, maestosa, sembra ancora più grande dopo aver camminato tra questi vicoli minuscoli; mi divide soltanto la piazza dalla facciata del Maderno, bellissimo marmo ti arricchisce, e mi scatena un brivido; un suono…dlin dlon, non capisco, sento delle voci lontane, ancora…dlin dlon, mi sveglio, mi cola una goccia di sudore dalla fronte, questo 14 Agosto inizia così, svegliato dal suono di un campanello, proprio sul più bello, dopo aver camminato tra i vicoli di Borgo, potevo gustarmi la bellezza di un capolavoro architettonico come la Basilica di San Pietro in Vaticano, invece mi devo alzare di corsa dal letto perché si fa insistente chi è al di la della porta di casa. Era soltanto un sogno, ma che bella che sei Roma, mi accompagni anche nei miei viaggi notturni. Sei magica per me, sei mia…

R. L.

Leggi tutto...

diario di bordo #3

Per la nostra nuova rubrica " Diario di viaggio ", oggi Maurizio Garro ci regala " L' Isola Tiberina ". Secoli di storia, ed aneddoti che soltanto una grande città come Roma può vantare. Buona lettura amici...Ad Maiora

Stavo andando da viale Trastevere a via Arenula ed eccomi su ponte Garibaldi; mi volto a sinistra e vedo il magnifico ponte Sisto, poi mi giro a destra e vedo l’isola Tiberina e penso che tra tutte le isole urbane del mondo, questa sia la più ricca di storia e leggende.
Nel mondo, da New York a Stoccolma, da san Pietroburgo a Monaco di Baviera, da Budapest a Parigi ed altre, ma come la nostra isola Tiberina non c’è ne al mondo!!! Sono di parte? Forse si, ma già il nome “ isola Tiberina “ riporta al mito del fiume, il Tevere il cui nome sembra discendere dal Dio Tiberino, figlio del Dio Giano e di Giuturna, dominatrice delle acque, e già qui cominciamo bene!!!! Ma l’isola di leggendario cos’ha? La leggenda vuole che l’ultimo Re di Roma, Tarquinio il superbo, avesse nella zona dell’attuale Campo Marzio una vasta proprietà terriera coltivata a grano, che poi rivendeva a prezzo maggiorato ai cittadini romani; all’atto della sua cacciata da Roma, la gente, esasperata dal comportamento del sovrano, gettò nel fiume pietre e i covoni di grano mietuto dando origine all’isola. E il mito non finisce qui!!!!
Siamo intorno al 290 a.C. e a Roma è scoppiata una gravissima epidemia di peste; consultati dei sacerdoti, questi consigliarono di andare ad Epidauro, città della Grecia, dove c’era il santuario di Esculapio, Dio della medicina per chiedere un consulto, e così si fece. Un piccolo particolare fondamentale, all’atto di ripartire dalla Grecia, i romani non si accorsero che nel viaggio di ritorno avevano un ospite imprevisto, sotto forma di serpente il Dio stesso prese posto sulla nave per poi scendere, una volta tornati a Roma, ed andare a rifugiarsi sull’isola. Accortisi di questo i romani costruirono sull’ isola un tempio dedicato ad Esculapio e modellarono l’isola a forma di nave, per ricordare come il dio prese possesso del sito. Il tempio divenne un vero e proprio ospedale dove i malati venivano curati con la pratica dell’ incubatio, che consisteva nel digiunare e dormire per un po’ di giorni ( per purificarsi ), dopo di che i sacerdoti, interpretando i sogni dei malati, fornivano la cura giusta.
Quale altro posto al mondo ha una continuità come l’isola Tiberina? Sono più di 2000 anni che è presente una struttura per curare i malati, oggi abbiamo sull’isola l’ospedale “Fate bene fratelli” e “l’ospedale israelitico”. Oggi, sul luogo dove sorgeva il tempio di Esculapio, abbiamo l’antichissima chiesa ( più volte restaurata a seguito degli straripamenti del fiume ) di San Bartolomeo all’isola, al cui interno troviamo conficcata in una parete una palla di cannone sparata dai francesi dal Gianicolo durante la repubblica romana del 1849. E dei ponti ne vogliamo parlare? L’isola era anche chiamata "inter duospontes", sembrano due passarelle d’accesso alla nave che sta per salpare!!! Ponte Fabricio ( conosciuto anche come ponsjudeorum, quello verso il ghetto) è il più antico di Roma attualmente in uso, è del I sec a.c., l’altro, ponte Cestio, anch’esso del I sec. a. C. costruito da Lucio Cestio ( parente di Caio Cestio, quello della piramide, per capirci ) è stato più volte restaurato, quello che vediamo oggi è il frutto dei lavori per i muraglioni del Tevere, i materiali, comunque , sono gli originali; ponte Cestio era anche conosciuto come “ ponte delle catene “ in quanto ai piloni del ponte erano fissati con delle catene i mulini che, sfruttando la corrente del fiume, venivano utilizzati per macinare il grano per produrre la farina.

M.G.

Leggi tutto...

diario di bordo #2

In questo periodo dove non possiamo uscire liberamente come facciamo di solito, stiamo intensificando le pubblicazioni, per stare insieme a voi ancora di più. Da ieri abbiamo lanciato la rubrica " Diario di bordo ". Racconti, storie, riflessioni su Roma nostra. Oggi è la volta di Maurizio, il nostro " Oracolo ". Buona lettura...

" Il Tevere, il fiume sacro della città eterna "

Non senza motivo gli dei e gli uomini scelsero questo luogo per fondare la 
città. Colli oltremodo salubri, un fiume comodo attraverso il quale trasportare i 
prodotti dell'interno e ricevere i rifornimenti marittimi; un luogo vicino al mare quanto basta per sfruttarne le opportunità ma non esposto ai pericoli delle flotte straniere per l'eccessiva vicinanza al centro dell'Italia, adattissimo per l'incremento della città; la stessa grandezza di quest'ultima ne è la prova. Questo scrive Livio a riguardo della posizione geografica di Roma. Il fiume è sempre stato considerato fondamentale per Roma tanto che Servio, vissuto tra il IV ed il V secolo d.C.,sostenne addirittura che sia stato il nome antico del Tevere, "Rumon" o "Rumen" (la cui radice deriva da "ruo", ovvero "scorro") a dare il nome alla città, per cui il significato sarebbe ‘Città del Fiume’. L ’aspetto ancora più propizio alla città consisteva che fosse stata edificata in un punto strategico del Tevere. Infatti la distanza dalla foce di 30 km consentiva da una parte un veloce collegamento con il mare per il commercio delle merci, dall’altra la mancanza della necessità di difendere la città anche dal mare. Inoltre il primo nucleo si era insediato proprio nelle vicinanze dell’isola Tiberina, l’ultimo guado percorribile prima della foce, il luogo ideale per ogni tipo di mercato e per l’incontro di culture. Infine la città godeva anche della vicinanza delle saline 
presenti a Fiumicino: il sale era una preziosa sostanza nell’antichità per la conservazione degli alimenti. Non a casa veniva usato come mezzo di pagamento per le remunerazioni, da qui l’origine della parola “ salario “.

M. G.

Leggi tutto...
Sottoscrivi questo feed RSS

INFORMATIVA: Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti (Contatore Histats)

Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta. Per saperne di piu'

Approvo

Dati di navigazione
I sistemi informatici e le procedure software preposte al funzionamento di questo sito web acquisiscono, nel corso del loro normale esercizio, alcuni dati personali la cui trasmissione è implicita nell’uso dei protocolli di comunicazione di Internet. Si tratta di informazioni che non sono raccolte per essere associate a interessati identificati, ma che per loro stessa natura potrebbero, attraverso elaborazioni ed associazioni con dati detenuti da terzi, permettere di identificare gli utenti. In questa categoria di dati rientrano gli indirizzi IP o i nomi a dominio dei computer utilizzati dagli utenti che si connettono al sito, gli indirizzi in notazione URI (Uniform Resource Identifier) delle risorse richieste, l’orario della richiesta, il metodo utilizzato nel sottoporre la richiesta al server, la dimensione del file ottenuto in risposta, il codice numerico indicante lo stato della risposta data dal server (buon fine, errore, ecc.) ed altri parametri relativi al sistema operativo e all’ambiente informatico dell’utente. Questi dati vengono utilizzati al solo fine di ricavare informazioni statistiche anonime sull’uso del sito e per controllarne il corretto funzionamento. I dati potrebbero essere utilizzati per l’accertamento di responsabilità in caso di ipotetici reati informatici ai danni del sito: salva questa eventualità, allo stato i dati sui contatti web non persistono per più di trenta giorni.

Cookies
Nessun dato personale degli utenti viene in proposito acquisito dal sito.
Non viene fatto uso di cookies per la trasmissione di informazioni di carattere personale, ovvero sistemi per il tracciamento degli utenti. Viene utilizzato un cookie persistente solo a seguito di registrazione e riconoscimento utente nell’Area Personale unicamente allo scopo di permettere la fornitura di servizi riservata agli utenti registrati. L’uso dei cosiddetti cookies di sessione (che non vengono memorizzati in modo persistente sul computer dell’utente e svaniscono con la chiusura del browser) è strettamente limitato alla trasmissione di identificativi di sessione (costituiti da numeri casuali generati dal server) necessari per consentire l’esplorazione sicura ed efficiente del sito. I cookies di sessione utilizzati in questo sito evitano il ricorso ad altre tecniche informatiche potenzialmente pregiudizievoli per la riservatezza della navigazione degli utenti e non consentono l’acquisizione di dati personali identificativi dell’utente. Questo sito non utilizza cookie di profilazione.

Dati forniti volontariamente dall’utente
L’invio facoltativo, esplicito e volontario di dati personali attraverso il modulo di registrazione al sito o l’invio di messaggi di posta elettronica agli indirizzi indicati su questo sito comporta la successiva acquisizione dell’indirizzo del mittente, necessario per rispondere alle richieste, nonché degli eventuali altri dati personali inseriti nella missiva.

Il titolare del trattamento.
Titolare del trattamento dei dati raccolti è l’associazione "ConosciAmoRoma" con sede in via delle Sette Chiese, 1921 – 00145 Roma, contattatibile all’indirizzo email: conosciamoroma@gmail.com

Diritti degli interessati.
I soggetti cui si riferiscono i dati personali hanno il diritto in qualunque momento di ottenere la conferma dell’esistenza o meno dei medesimi dati e di conoscerne il contenuto e l’origine, verificarne l’esattezza o chiederne l’integrazione o l’aggiornamento, oppure la rettificazione (art. 13, 1° comma, lett. b, e 2° comma lett. b GDPR). Ai sensi del medesimo articolo si ha il diritto di chiedere la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione di legge, nonché di opporsi in ogni caso, per motivi legittimi, al loro trattamento. Le richieste vanno rivolte all’indirizzo: conosciamoroma@gmail.com

Come disabilitare/cancellare i cookie mediante configurazione del browser

Chrome
1. Eseguire il Browser Chrome
2. Fare click sul menù presente nella barra degli strumenti del browser a fianco della finestra di inserimento url per la navigazione
3. Selezionare Impostazioni
4. Fare clic su Mostra Impostazioni Avanzate
5. Nella sezione “Privacy” fare clic su bottone “Impostazioni contenuti“
6. Nella sezione “Cookie” è possibile modificare le seguenti impostazioni relative ai cookie:
• Consentire il salvataggio dei dati in locale
• Modificare i dati locali solo fino alla chiusura del browser
• Impedire ai siti di impostare i cookie
• Bloccare i cookie di terze parti e i dati dei siti
• Gestire le eccezioni per alcuni siti internet
• Eliminare uno o tutti i cookie
Per maggiori informazioni visita la pagina dedicata.

Mozilla Firefox
1. Eseguire il Browser Mozilla Firefox
2. Fare click sul menù presente nella barra degli strumenti del browser a fianco della finestra di inserimento url per la navigazione
3. Selezionare Opzioni
4. Selezionare il pannello Privacy
5. Fare clic su Mostra Impostazioni Avanzate
6. Nella sezione “Privacy” fare clic su bottone “Impostazioni contenuti“
7. Nella sezione “Tracciamento” è possibile modificare le seguenti impostazioni relative ai cookie:
• Richiedi ai siti di non effettuare alcun tracciamento
• Comunica ai siti la disponibilità ad essere tracciato
• Non comunicare alcuna preferenza relativa al tracciamento dei dati personali
8. Dalla sezione “Cronologia” è possibile:
• Abilitando “Utilizza impostazioni personalizzate” selezionare di accettare i cookie di terze parti (sempre, dai siti più visitato o mai) e di conservarli per un periodo determinato (fino alla loro scadenza, alla chiusura di Firefox o di chiedere ogni volta)
• Rimuovere i singoli cookie immagazzinati.
Per maggiori informazioni visita la pagina dedicata.

Internet Explorer
1. Eseguire il Browser Internet Explorer
2. Fare click sul pulsante Strumenti e scegliere Opzioni Internet
3. Fare click sulla scheda Privacy e, nella sezione Impostazioni, modificare il dispositivo di scorrimento in funzione dell’azione desiderata per i cookie:
• Bloccare tutti i cookie
• Consentire tutti i cookie
• Selezionare i siti da cui ottenere cookie: spostare il cursore in una posizione intermedia in modo da non bloccare o consentire tutti i cookie, premere quindi su Siti, nella casella Indirizzo Sito Web inserire un sito internet e quindi premere su Blocca o Consenti.
Per maggiori informazioni visita la pagina dedicata.

Safari 6
1. Eseguire il Browser Safari
2. Fare click su Safari, selezionare Preferenze e premere su Privacy
3. Nella sezione Blocca Cookie specificare come Safari deve accettare i cookie dai siti internet.
4. Per visionare quali siti hanno immagazzinato i cookie cliccare su Dettagli
Per maggiori informazioni visita la pagina dedicata.

Safari iOS (dispositivi mobile)
1. Eseguire il Browser Safari iOS
2. Tocca su Impostazioni e poi Safari 3. Tocca su Blocca Cookie e scegli tra le varie opzioni: “Mai”, “Di terze parti e inserzionisti” o “Sempre”
4. Per cancellare tutti i cookie immagazzinati da Safari, tocca su Impostazioni, poi su Safari e infine su Cancella Cookie e dati
Per maggiori informazioni visita la pagina dedicata.

Opera
1. Eseguire il Browser Opera
2. Fare click sul Preferenze poi su Avanzate e infine su Cookie
3. Selezionare una delle seguenti opzioni:
• Accetta tutti i cookie
• Accetta i cookie solo dal sito che si visita: i cookie di terze parti e quelli che vengono inviati da un dominio diverso da quello che si sta visitando verranno rifiutati
• Non accettare mai i cookie: tutti i cookie non verranno mai salvati. Per maggiori informazioni visita la pagina dedicata