Buongiorno Presidente! Il nostro Riccardo ci racconta a suo modo le statue parlanti di Roma, sono sei lo sapete vero?
Ma non vi anticipiamo nulla, buona lettura. Ad Maiora...
Le statue parlanti di Roma
Ne abbiamo di tradizioni totalmente romane. Ne andiamo fieri, fanno parte del nostro bagaglio culturale e guai a chi ce le tocca. Non stiamo parlando della "pennichella", quella sana abitudine di fare un riposino appena dopo mangiato, che ad ascoltare i medici, non è proprio il massimo per la digestione, però che bella!!! Molti potrebbero pensare alla "scarpetta" con il pane nel piatto, soprattutto dopo aver mangiato la carne al sugo, in primis le polpette...niente, non è nemmeno questa, anche perchè questa forse è diventata una gustosa e gradita usanza Nazionale. Parliamo del bisogno di esternare le proprie emozioni, sia che si voglia denunciare un malcostume, sia che non ci vada bene, l' ultimo provvedimento Ministeriale o la scelta politica di qualche Capo di Governo! Ed il Papa? Nemmeno il Pontefice di turno che guida la Chiesa Cattolica, neanche lui è esentato da annunci, proclami e componimenti poetici attaccati alla bene e meglio sulle cosiddette "Statue parlanti " di Roma; nella Capitale d' Italia forse non lo sapete ma ne abbiamo sei. Sono ubicate in luoghi importanti della città, quasi a dire " La nostra presenza è importante, perchè noi parliamo con la voce dei romani, anzi...vi porgiamo le loro scritture! ". Foglietti più o meno grandi, più o meno forbiti, che urlano lamentele, minacce, malumori diretti come dicevamo, ai "capoccioni" della città eterna. A volte si arriva anche oltre i confini Capitolini, dipende tutto dalle denunce da esternare. Partiamo da quella che è la più famosa, la più conosciuta..."Pasquino". E' un simbolo, che nella maggior parte dei casi, viene "incartato" da messaggi e disegnini. A volte anche con messaggi in lingue a noi meno conosciute, quindi vuol dire che i turisti di passaggio dalla vicina Piazza Navona, una capatina a trovare questa statua la fanno; si, Pasquino è adiacente alla frequentatissima piazza, passeggiando verso Campo de Fiori la incontrerete. Poi arriva "Marforio", si trova dentro i Musei Capitolini, gigantesco, bellissimo! Ora capisco perchè quando ci vogliono fare un apprezzamento al nostro fisico ci dicono " Madonna, sembri una statua! " E’ stato ritrovato nel Foro di Augusto, qui c'era il Foro di Marte...il Dio della guerra, Forum Martis, da qui Marforio. "Abate Luigi", si trova accanto alla bellissima chiesa di S. Andrea della Valle, in una piazzetta silenziosa, forse è quello più sfortunato, in pochi riescono ad intravederlo. "Madama Lucrezia", imponente e bellissima, alta quasi tre metri, è addossata alla parete di Palazzo Venezia, in Piazza San Marco, lei è l' unica presenza femminile tra le statue. Pare che rappresenti la Dea Iside, o comunque una sua sacerdotessa, lo dimostrerebbe il nodo sulla veste, che ricorda proprio quel culto religioso. Su Via Lata troviamo il "Facchino". In questa viuzza che è una traversa di Via del Corso, lui spesso viene coperto da motorini parcheggiati uno accanto all' altro, a volte, anzi molto spesso; certe azioni andrebbero punite severamente, quella è la storia di Roma, dei nostri antichi predecessori, perché trattarli così? Ultimo ma non ultimo, colui che da il nome alla via in cui si trova, il "Babuino", il più bruttarello poverino, tanto che se volessimo fare un apprezzamento poco carino a qualcuno gli diremmo " Somigli proprio al babuino ". Una via di mezzo tra un uomo ed una scimmia appunto, ma che belle queste statue, quanta storia è passata sul loro strato marmoreo, in alcuni tratti scalfito ed usurato dal tempo. Non vi è stata epoca o periodo storico di Roma nostra, che qualcuno non abbia mandato messaggi più o meno in codice a chi di dovere tramite loro. E' la città eterna, anche grazie a loro.
R.L.